Alfano, in conferenza stampa, parla di “tragico gesto criminale operato da un disoccupato di 49 anni che ha manifestato subito dopo l’intenzione di volersi suicidare”. Sembra Peiti non l’abbia potuto fare immediatamente perché aveva esaurito il caricatore. Il Ministro dell’Interno ha parlato poi delle condizioni dei due carabinieri feriti dall’uomo. Il brigradiere Giangrande, colpito al collo, è ora ricoverato al policlinico Umberto I in prognosi riservata. Il carabiniere scelto Negri ha invece riportato ferite da arma di fuoco ad entrambe le gambe. Entrambi i militari non sono in pericolo di vita. Il ministro ha proseguito parlando dei risultati del primo esame degli eventi: sarebbero riconducibili ad un gesto isolato su cui sono in corso ulteriori accertamenti mentre la situazione generale di ordine pubblico nel Paese non desta preoccupazioni. Nel frattempo sono stati comunque rafforzati i controlli presso gli obbiettivi a rischio. Alfano tiene infine ad informare che “il Consiglio dei Ministri ha espresso formalmente, per bocca di Presidente Letta, solidarietà all’arma dei carabinieri e alle famiglie delle vittime.” Il pensiero quindi è stato allargato a comprendere anche la famiglia di Tiziano Della Ratta, carabiniere ucciso ieri mentre cercava di sventare una rapina.
Domani in conferenza dei capigruppo verrà data la disponibilità a riferire immediatamente in Parlamento su quanto avvenuto oggi.