Uno dei due fratelli che hanno compiuto l’attentato di Boston era stato tenuto sotto sorveglianza per alcuni mesi nel 2011 dall’FBI, su indicazione dei servizi segreti russi (FSB). Il maggiore, Tamerlan Tsarnaev, era infatti diventato un islamista radicale e si temeva che potesse avere contatti con i capi delle organizzazioni terroristiche. L’FBI non trovò nulla di particolare, ma ora si è appreso che qualche mese dopo la prima segnalazione i servizi segreti russi ne inviarono una seconda, questa volta indirizzata alla CIA. Anche la Cia fece i suoi controlli e alla fine arrivò alle stesse conclusioni dell’Fbi. La cosa sta suscitando molte polemiche in questi giorni negli Stati Uniti perché, anche se non erano stati trovati legami diretti con gruppi islamici estremisti, Tamerlan era comunque finito in breve tempo in almeno due liste distinte compilate dai servizi segreti su persone sospette nel paese. Anche se nulla era stato trovato a suo carico la Cia quindi lo volle inserire nelle liste, ma il suo cognome fu trasmesso con una traslitterazione dal cirillico che rese il cognome Tsarnaev in Tsarnayev. Tra le informazioni fornite c’erano anche due distinte possibili date di nascita del ragazzo, che si sarebbero rivelate in seguito entrambe inesatte. Quindi il ragazzo potè tranquillamente uscire dagli Usa, andare in Russia e rientrare indisturbato negli States. Ma cosa fece Tamerlan in Russia?
La zia contraddice il padre, il quale interrogato dalla polizia ha affermato, che lui e suo figlio furono insieme per tutto il tempo, ma sembra proprio che invece il padre lo raggiunse dopo due mesi, quindi Tamerlan avrebbe avuto tutto il tempo per cercare i contatti che lo avrebbero poi “indottrinato” sull’islamismo. Alcuni parenti dicono che il ragazzo era andato giù per aiutare la famiglia con i lavori di ristrutturazione della casa e che spesso andava a pregare, ma non avevano idea di dove andasse… le moschee sono molte nella zona! Probabilmente più che a pregare andava in qualche organizzazione estremista dove apprendeva l’addestramento e la dottrina.
Alcuni parenti affermano anche che il ragazzo voleva diventare un pugile, perciò andò spesso in palestre di pugilato… voleva diventare veramente un campione di boxe o anche l’autodifesa faceva parte dell’addestramento?
Ci sono molte domande sul soggiorno russo di Tamerlan, ma soprattutto come è possibile che se i servizi russi lo avessero già segnalato alla Cia e all’Fbi nessuno ha mai trovato nulla? Come è stato possibile che le date di nascita e il cognome furono trasmesse sbagliate?
1 Commento