San Giorgio, ovvero “The Quick to Hear” (e oggi non c’è epiteto migliore per Napolitano), è il Patrono d’Inghilterra e si festeggia il 23 aprile. Un soldato valoroso, che si fece decapitare pur di non ritrattare la sua fede cristiana. Il primo a parlare di questo martire è Eusebio di Cesarea che, nel 322 d.c., scrive di un nobile soldato, di alto rango dell’esercito, che viene messo in carcere sotto Diocleziano poichè si professava cristiano. Viene torturato, ma non indietreggia e il 23 aprile viene trascinato per le vie di Nicomedia e decapitato. La moglie dell’Imperatore d’Alessandria colpita da tanto coraggio si converte e diventa cristiana… scacco all’Imperatore!
Ma oggi anche noi abbiamo da festeggiare il nostro Giorgio II. Ieri nel giuramento, con coraggio e senza paura, Napolitano ha puntato il dito contro quei partiti che non hanno voluto attuare una riforma elettorale tanto richiesta e attesa dalla popolazione ( che magari attendeva anche l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, ma questo argomento è un tabù). E di coraggio ce ne vuole per demonizzare una propria emanazione con un discorso oltre i poteri attribuiti al Capo di Stato dalla nostra Costituzione. I partiti certo un po’ troppo indipendenti lo sono stati, non si sono davvero comportati da bravi sudditi, quando con un atto di ribellione non hanno voluto adottare quelle “straordinarie riforme” dettate dai dieci saggi. Riforme veramente rivoluzionarie che avrebbero portato l’Italia nel “futuro prossimo passato” con un solo balzo all’indietro di 50 anni.
Ma il nostro Giorgio II oltre che un uomo illuminato è anche lucido e cristallino, nemmeno un’ombra lo sfiora ora che le intercettazioni stato mafia sono andate distrutte, la sua “verginità” è stata rinnovata.
Inoltre il nostro Giorgio è un abile stratega capace di farsi applaudire anche da chi insulta. E come in un macabro teatro dell’assurdo ieri le forze politiche hanno applaudito le parole di rimprovero nei loro confronti… Sì, agli italiani è toccato vedere anche questo!
Cosa faremo ora? Diamo da bere al “Drago Finanziario” che ci sta con il fiato sul collo? Seppelliamo i morti della “crisi economica”, vera piaga italiana? Ghettizziamo gli esaodati e i cassaintegrati per non eliminare il capitolo di bilancio?
No, oggi è il giorno dei festeggiamenti e se in Inghilterra sono previsti eventi e celebrazioni, in Italia è organizzata una bella Veglia Funebre per le consultazioni. Prosit!