Ora c’è un Presidente della Repubblica e arriva il tempo dei bilanci all’interno del Pd. Il primo a puntare il dito è proprio Franco Marino che accusa senza mezzi termini il sindaco di Firenze.
A Lucia Annunziata che gli chiedeva dell’ipotesi di una divisione in due gruppi Marini ha replicato che “la discussione che si aprirà non potrà lasciare tutto come sta, può darsi si accenda un dibattito perché avverto differenti visioni politiche sotto la cenere, ma è bene che la cenere si levi”.
Marini risponde poi a Renzi che aveva definito la sua candidatura un dispetto all’Italia: “L’ambizione lo porterà fuori strada” si dice preoccupato per il presente del Pd: “E’ un partito allo sbando, deve recuperare credibilità, l’ha persa tutta. Su futuro governo la posizione dell’ex segretario Cisl è chiara: “bisogna fare un governo politico, che può avere anche l’esperto e intellettuale dentro, purché sia un esecutivo politico”.
Politica… niente che fuori esca da questa sfera e nulla che possa cambiare le cose… perché i politici nell’Italia in crisi ci vivono molto bene!
isottapieraccini
/ aprile 21, 2013Sul fatto che sia un partito allo sbando che deve recuperare credibilità siamo (purtroppo) tutti d’accordo. Se domani si dovesse andare alle urne, vincerebbe a mani basse Berlusconi. E la cosa mi mette i brividi.
tuttacronaca
/ aprile 21, 2013Credibilità e anche una forma che al momento non sembra esserci, vedremo dopo il congresso. I brividi sono condivisi, la peggior opzione immaginabile… anche se in effetti ci stanno abituando che riescono a spingersi oltre la comune immaginazione.