L’avvocato Coppi, difensore di Sabrina, continua ad essere sicuro di sé: troppi dubbi in questo dibattimento, lasciano un’ autostrada enorme aperta per il ribaltamento della sentenza. E infatti il processo è stato giostrato con perizia dagli avvocati, che si sono consegnati alla verità degli uomoni e degli atti processuali molto più che non a prove mai rinvenute. Decisione della Corte che è stata appresa in diversi modi: se Michele si è nascosto, per piangere in pace, Anna Pisanò, amica di Sabrina e testimone a suo carico, afferma che non si aspettava altro di diverso ma nega di averla mai accusata: “ho solo riferito i fatti”. Intanto la madre Concetta è ben consapevole che, nonostante l’ergastolo sia la giusta pena per un assassinio tanto efferato, ciò non colmerà il vuoto lasciato da Sarah. Anche gli abitanti di Avetrana, che da tempo ormai avevano deciso la colpevolezza delle due donne, si schierano a favore dei giudici anche se questo non cambierà la situazione: “La Sarah, ormai non c’è più”. E proprio su chi vive in questo piccolo paese ci si interroga: davvero nessuno ha visto nulla, a parte il fioraio che ha ritrattato la prima versione parlando di un sogno? A solo sentire il termine omertà, tutti negano: “Omertà, omertà… ci facciamo solo i fatti nostri.”
Intanto sono stati trasmessi i dati che riguardano Ivano Russo, Alessio Pisello, Giuseppe Serrano e tre testimoni legati al fioraio ed a ciò che ha visto/sognato che saranno probabilmente processati per falsa testimonianza.