Giuliano Amato: nasce politicamente con Bettino Craxi, erano gli anni in cui esplodeva il debito pubblico ed era il braccio destro proprio del leader del PSI. Era il 1992 quando, nel mese di luglio, il Governo Amato approvò un decreto legge che acconsentiva al prelievo forzoso del 6 per mille, da versare entro il settembre di quello stesso anno. Giuliano Amato aveva giustificato questa manovra in extremis con “un interesse di straordinario rilievo” e con il fatto che stavamo vivendo “una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica”. Ancora oggi non si dice pentito della tassa che aveva imposto: “continuo a pensare che quella fu un imposta giusta: dal ’92 ad oggi di tasse ne avete viste tante, il 6 per mille sui depositi di un piccolo risparmiatore è davvero poco. Solo 60.000 lire su un conto corrente di 10 milioni. Certo, chi aveva di più in banca ha pagato di più…”. Prende una pensione di 31mila euro al mese, piace molto a Napolitano e a Berlusconi e piace molto anche al centrosinistra.
1 Commento