Cattolici o non cattolici, a qualsiasi fede si appartenga o se si faccia parte degli atei è indubbio che ci sono cose oggettivamente di buon gusto e altre di pessimo. Quello di sponsorizzare un porno sul Twitter del Papa appartiene sicuramente a questa seconda categoria. La notizia, che chiaramente è solo un modo per farsi pubblicità, non andrebbe neppure riportata e fatta cadere nel dimenticatoio, ma visto che ormai il web è infestato non sarà un articolo in più o in meno a fare la differenza. Soprattutto dovremo riflettere su come sia possibile che siamo caduti così in basso, che tutto diventa fenomenologia sociale nell’aspetto più retrivo del termine, di come ormai siamo talmente abituati a qualsiasi comportamento scorretto che nulla ci fa sobbalzare sulla sedia. Selvaggia Lucarelli lo posta in Facebook e immediatamente scoppia il caso. Non abbiamo più il buon senso di capire che certe mosse pubblicitarie andrebbero annientate con l’indifferenza che è l’unica condanna per certe persone. Umanamente si può solo provare pena per Sara Tommasi, ma anche rabbia sociale se si pensa che guadagnerà anche grazie a un Twitter che insulta il credo della maggior parte dei cattolici.
“Ciao, a breve uscirà il mio nuovo porno. Aiutami a spargere la voce, sarà un successo.”
Ecco nell’Italia del futuro, se mai ci sarà un futuro per il nostro Paese, ci dovrebbero essere pene severe per chi si permette di oltraggiare una religione, qualsiasi essa sia, perchè nella nostra Costituzione c’è scritto che:
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Nell’Italia del domani vorremmo che la nostra Costituzione venga rispettata e non oltraggiata!
itacchiaspillo
/ aprile 12, 2013io faccio le valigie… che paese…
tuttacronaca
/ aprile 12, 2013Vien voglia di rifugiarsi in una grotta… senza connessione internet!