Rapper violento invitato al 1° maggio! Fibra contesta.

fabri fibra-tuttacronaca

“Grave e inopportuna” la scelta di invitare al concertone del Primo Maggio a Roma il rapper Fabri Fibra: nei testi delle sue canzoni divulga “messaggi sessisti, misogini, omofobi e canta l’apologia della violenza contro le donne”.

Questa la posizione presa da Dire, l’associazione nazionale dei centri contro la violenza alle donne che chiede “ai sindacati di fare una scelta responsabile e di revocare l’invito nel rispetto delle donne e di tutte le vittime di violenza omofoba e di femminicidio”.
Arriva subito secca la risposta del rapper:

“Forse non dovrei dare mai per scontato che certi meccanismi del rap, e in generale della musica o ancora più in grande, dell’arte siano noti a tutti. Il rap, come il cinema, racconta delle storie, alle volte crude alle volte spensierate. Spesso le rime e il rap servono per accendere i riflettori dove c’è il buio. Dove c’è il silenzio, le rime arrivano a descrivere mondi spesso mai raccontati. Dover spiegare certe rime come se fossero consce dichiarazioni virgolettate è strano e le deforma, ma le canzoni non sono la realtà. Tutt’altro. Il rapper non prende una posizione sulla canzone che scrive: è l’ascoltatore che è costretto a riflettere e a prendere una posizione. Nel 2013 sono stanco di essere descritto ancora come il rapper violento: in passato mi accusavano di non rispettare le donne nelle rime, ma io scrivevo quello che vedevo non quello che pensavo.Se adesso si sente dire che il femminicidio se lo cercano le donne, credo che si debba essere ancora più chiari e senza fraintendimenti. Basta ascoltare i miei testi più recenti. Non sono mai stato un violento in assoluto. Non essendoci una conoscenza approfondita del rap in Italia, sembra sempre che ciò che canti, lo pensi davvero… Non è così. Oggi la violenza domestica e in generale la violenza sulle donne, sia verbale che fisica, ha raggiunto in Italia proporzioni inquietanti. Tutti ne dobbiamo immediatamente prendere le distanze e deprecarla come uno dei peggiori crimini che si possano commettere. Nemmeno Quentin Tarantino, con i suoi film spesso crudi, crede o incita alla violenza; quella non è la realtà. I suoi film non sono documentari. Il rap segue lo stesso principio…”

C’è da chiedersi però come mai nei film di Tarantino nessuna associazione femminile è mai insorta in difesa delle donne? Forse perché lì il messaggio è chiaro, mentre nelle canzoni del rapper non lo è poi così tanto… e soprattutto perché cantare la violenza?

 

 

 

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8 commenti

  1. sinceramente non sono d’accordo con quest’articolo, ma d’accordo con fabri fibra.
    i cantanti sono artisti e come tali cantano storie, a volte purtroppo troppo vere. come dire che chi descrive in un giallo un ladro incita a rubare…
    è giusto parlare anche delle cose scomode!

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    • Perfettamente d’accordo in linea di massima con il libero pensiero e che i cantanti devono raccontare storie dure, ma se nel 2006 una giudice del tribunale dei minori di Milano, Livia Pomodoro, lanciò l’allarme su una canzone come Cuore di latta che era un inno a Novi Ligure forse dovremo preoccuparci del contenuto delle canzoni di Fibra. Spesso il pubblico dei rapper è giovane se non giovanissimo e facilmente influenzabile, instigarlo alla rabbia invece che alla comprensione e al confronto è un insegnamento pericoloso. Anche perchè è stato lo stesso Fibra a esserne suggestionato nel 2011 quando durante un concerto all’ ex ceramica vaccari in provincia di La Spezia ha malmenato uno spettatore che lo criticava, arrivando a scendere dal palco e colpire con il microfono la faccia del povero malcapitato

      Rispondi
      • L’episodio del pestaggio non lo conoscevo ed è deplorevole.
        Ciò fa rivedere la mia considerazione dell’articolo, anche se mi chiedo sempre se gli artisti siano da valutare anche per i loro gesti o solo per le loro opere. (come giustamente fatto dal giudice, se una canzone si deve condannare per istigazione alla violenza lo si fa). Però se pensiamo a caravaggio che fu condannato di omicidio… (non voglio paragonare fabri fibra a caravaggio… percarità ma volevo solo fare un esempio lampante)

        Ho visto solo il lato della libertà di espressione, e trovo che sia giusto parlare di certi temi importanti anche in maniera cruda, ma non conoscevo il lato violento del cantante!

        Grazie!

      • La libertà di espressione e creazione ha il nostro pieno appoggio, anzi, è giusto che un artista tratti liberamente temi crudi, se lo desidera, probabilmente una sensibilità diversa è in grado di cogliere aspetti che altri non prendono in considerazione e portare ad una maggiore comprensione del fenomeno. Il tutto sta nel come si giostra il tema: una storia che racconta un episodio violento è diversa dall’istigazione fine a se stessa. Grazie a te!

  2. Andrea Sabato

     /  aprile 16, 2013

    D’accordo con quanto dice Fibra.
    Ma ho da ridire per l’episodio del pestaggio, informatevi bene prima di parlare.
    Fibra durante il concerto non era “criticato” ma c’era questo tizio che gli mostrava il dito medio e gli insultava la madre. Bene, la reazione di Fibra è quella nota a tutti, ma non è noto il fatto che lui, dopo esser tornato sul palco ha chiesto SUBITO scusa al pubblico e soprattutto ai bambini presenti per quello che ha fatto. Non giustifica la sua azione, ma non è stato “suggestionato” dalle sue canzoni per poter arrivare a questo. Io credo che anche se non fossero esistite le sue canzoni, oggi, chiunque al posto suo avrebbe reagito più o meno allo stesso modo a quelle offese davanti a centinaia di persone, ma al contrario di quanto ha fatto lui, probabilmente non chiederebbero scusa ai bambini e persone lì presenti per ciò che hanno appena fatto.

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    • Grazie per la sottolineatura, però, un personaggio pubblico con un microfono in mano può – ignorare il fatto – rispondere a parole. Va bene, si è scusato (sicuramente una nota positiva), però le scuse successive non cancellano un’azione che c’è appena stata. Non è che si autosuggestiona, però supporta le tematiche con le azioni. Voglio sperare che non tutte le persone abbiano simili reazioni violente, oppure camminando per strada non faremmo altro che vedere risse, prova ad immaginare queste reazioni ad un semaforo rosso in città!

      Rispondi
      • Andrea Sabato

         /  aprile 17, 2013

        Ripeto quanto detto prima. Anche senza le sue canzoni molta gente farebbe quello che fa ora: violenza (anche ad un semaforo rosso), omicidi, stupri, droga ecc.

        Tra l’altro, Fibra è maturato molto come persona anche nei suoi dischi, ascoltate l’ultimo e giudicate voi. Difende anche le donne in qualche rima, non esplicitamente, ma incita le donne a denunciare le violenze dai propri mariti/compagni (non per niente collabora con Elisa nel suo disco, cantante famosa anche per la lotta contro la violenza sulle donne).
        In vecchissime canzoni ha offeso Fazio, ha offeso Mengoni, ha offeso RTL e Amici di Maria, eppure quest’anno si è presentato da Fazio, si è presentato in radio su RTL e ultimamente al programma di Maria De Filippi e ha anche giustificato la rima su Mengoni come un incitazione ai Gay Famosi non dichiarati di dichiararsi per dare coraggio a tutti quelli che si nascondono nel farlo, visto che non c’è nulla di male.

      • Non era in discussione: la violenza è sempre esistita anche prima dell’avvento del rap, si parlava di una sua reazione che noi reputiamo esagerata e fuori luogo. Forse il problema è che non sempre è chiaro il messaggio dei suoi testi e ovviamente parlando di un cantante si osservano mille aspetti. Per il resto ci auguriamo possa continuare a maturare.

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