L’obiettivo del Guardian questa volta si posa sulle torture condotte in Egitto e che hanno visto coinvolta la popolazione civile durante la rivoluzione avvenuta nel 2011 e delle sparizioni che hanno portato alla sparizione degli arrestati. Ci sarebbero una serie di documenti presidenziali che potrebbero far luce su quanto è avvenuto in quel periodo di confusione e di disordine che portò alla cacciata dall’Egitto dell’ex Presidente Hosni Mubarak. Nei 18 giorni della rivolta sono sparite infatti numerose persone, alcune delle quali sono state ritrovate morte negli obitori della città. Molti di questi corpi portavano i segni della tortura subita. Gli investigatori hanno scoperto che in un check point stradale a sud del Cairo sono state detenute centinaia di persone, scomparse e mai più tornate. In queste sparizioni sarebbe coinvolto anche il Presidente Morsi, anche se il capo di stato egiziano ha sempre negato che le forze ell’ordine fossero implicate nelle violenze contro la popolazione.