Era il 4 febbraio quando, secondo il Corriere della Sera, l’architetto Renato Sarno, posto sotto interrogatorio dai pm di Monza, ha rivelato che Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, gli disse: «Io ho dovuto acquistare le azioni di Gavio. Non pensavo di spendere una cifra così consistente, ma non potevo sottrarmi perchè l’acquisto mi venne imposto dai vertici del partito nella persona di Massimo D’Alema».
Penati, contattato immediatamente dal Corriere, nega assolutamente questa versione: «Costretto da D’Alema a strapagare le azioni di Gavio? Non l’ho mai detto a Sarno, nè avrei mai potuto dirglielo perchè non è vero: difendo l’operazione Serravalle fatta nell’interesse della Provincia e destinata ancora oggi a procurarle una plusvalenza. Non c’era alcuna ragione per la quale io dovessi parlare con lui ( con Sarno, ndr) dell’operazione Milano-Serravalle».
Forse solo una mossa politica per screditare un nome in lizza per il Quirinale?