Nella giornata internazionale dedicata ai Rom la Presidente della Camera Laura Boldrini riceve una delegazione e gli ricorda di essere fieri della propria cultura, ma di saper anche rispettare quella altrui. Un discorso equilibrato, un incontro tra civiltà diverse e l’istituzione che si fa da “ponte” per cercare una strada di dialogo che non è sempre facile soprattutto in un periodo di crisi in cui gli italiani sono diventati più intolleranti verso i Rom e gli stranieri proprio a causa di una incertezza economica che mina le basi delle famiglie. La periferia è il luogo di scontro tra poveri italiani e poveri stranieri che si trovano spesso in competizione per l’incapacità più totale di uno Stato assente incapace di facilitare l’integrazione. Uno Stato disattento che fa entrare sul nostro territorio chiunque e poi è il cittadino a dover convivere spartendosi la povertà con un altro disperato. Tensione, rabbia che sfocia in atti vandalici, in razzismo e in odio profondo. La colpa alla fine è sempre dello Stato assente quello stato che con faciloneria e superficialità accusa senza costrutto e con una miopia assoluta e gretta che scade nella volgarità gratuita e chiude ogni forma di dialogo. Oggi è la dichiarazione di Borghezio che precipita nel qualunquismo più ovvio e retrivo:
“I rom? Spero che alla fine della visita alla Camera gli uscieri abbiano controllato tutto, anche gli arredi. Io personalmente un esamino con l’elenco delle cose che c’erano prima e che e’ rimasto dopo lo farei. La giornata di ieri si potrebbe ribattezzare il festival dei ladri e dei fancazzisti- continua Borghezio- perchè i rom hanno una la cultura tecnologica per scassinare le porte delle case della gente onesta. Non tutti i rom sono ladri, ma buona parte dei ladri sono rom. Sono preoccupato perchè non sono in casa adesso. Pero’ dico al popolo Rom che a casa mia ci sono solo libri, non ho un cazzo, non si ricava niente, tutti i beni sono da mia sorella. E comunque ho le porte blindate, andassero dai boiardi di stato che li da prendere ce n’è, o dai sindaci che vi accolgono. Noi vecchi razzisti siamo tutti poveri. A Pontida ho visto una grande umanità, le facce giuste, gente che lavora, non le facce da cazzo che riceve il Presidente della Camera. E’ l’amica dei poveri di cui sarebbe bello sapere quanti soldi aveva prima di entrare all’Onu” concludendo con un: “Persone arricchite alle spalle dei poveri”.
Forse se c’è qualcuno che ruba tra i banchi del parlamento non sono certo i rom, ma forse i politici! Inoltre la calunnia verso un’istituzione dello Stato è da sempre, anche per i leghisti come Borghezio, perseguibile legalmente.
Elisabetta Lelli
/ aprile 9, 2013Un pazzo che sa di essere pazzo. Strike!
tuttacronaca
/ aprile 10, 2013E poi ci chiediamo perchè stiamo andando a rotoli…