Quello che doveva essere una visione a 360° di nuovi mercati in cui poter esportare prodotti italiani rischia di trasformarsi in un vero e proprio esproprio della pmi italiana.
“Voucher per l’accompagnamento delle PMI lombarde nei paesi esteri”, voluto da Regione Lombardia, incoraggia economicamente, soggetti che possano indicare mercati all’estero in cui allargare il giro d’affari delle imprese italiane. Si capisce in fretta che individuata una zona in cui è possibile la penetrazione del prodotto italiano, è possibile, anzi altamente probabile, che ci siano le condizioni per trasferire l’impresa stessa in territorio straniero. Una volta ottenuto il voucher, che viene erogato a fondo perduto, è possibile passare a una delocalizzazione aziendale dove i costi di produzione sono più bassi, il lavoro costa meno e il mercato è in forte sviluppo. Quello che nella testa della Lega doveva essere un piano di aiuto alle aziende lombarde rischia di diventare un boomerang con relativo spopolamento industriale in Italia a vantaggio dei mercati emergenti. Quindi un ulteriore eutanasia della pmi?