Mancano pochi giorni all’8 aprile, la data in cui sarà emessa la sentenza di primo grado per l’omicidio di Sarah Scazzi e la madre della 15enne, Concetta Serrano, concede un’intervista alla rivista “Visto”. “E’ stato il processo delle mezongne (…) Spero solo che la corte chiarisca come e perché è stato ucciso il mio angelo, nonostante le tante menzogne dette in questi mesi da mia nipote Sabrina, da mia sorella, da mio cognato Michele Misseri e dagli amici di Sarah“. Queste le parole durissime della donna, che mostra anche l’ultima pagina del diario della figlia, cruciale nel processo. Ormai gli inquirenti iniziano a pensare che Sarah sia stata uccisa perché “avrebbe visto qualcosa delle abitudini sessuali della comitiva che frequentava e di cui faceva parte sua cugina Sabrina, abitudini che includevano spogliarelli o l’avvistamento di coppiette appartate”.
“Ciao, sono Sarah, in questo periodo sono molto legata a un ragazzo che ha 27 anni, io ne ho solo 15, ma lui è dolcissimo e mi coccola sempre, si chiama Ivano e lui piace anche a mia cugina Sabrina, ma io non capisco se mi piace o se gli voglio solo bene come un amico…”
Il giorno della scomparsa Sarah scrive: “Ieri sera sono uscita con Sabrina e la sua amica Mariangela. Poi siamo tornate a casa e Sabrina come al solito si è arrabbiata, perché dice che quando c’è Ivano sto sempre con lui…..”