Dopo la scuola superiore, Jorge Mario Bergoglio avrebbe voluto studiare medicina. La madre sgombrò una stanzetta che veniva usata come ripostiglio e la trasformò in uno studio. Il diciannovenne Jorge, tornato a casa da scuola, si chiudeva là dentro con i suoi libri fino al tramonto. Un giorno però, la madre scoprì che i libri di chimica erano stati sostituiti dai testi sacri e dai trattati di teologia. Così chiese al figlio: “Che cos’è?”, “Medicine per l’anima” rispose lui. A raccontare questo episodio è Maria Elena Bergoglio, sorella minore del Pontefice.
Ma che carattere si cela dietro quell’uomo umile e modesto che abbiamo visto rifiutare sia le scarpe rosse che le stanze pontificie che furono dei suoi predecessori? “Jorge è un uomo politico con il fiuto per la politica – dice alla Rafael Velasco, un gesuita ed ex collaboratore di Bergoglio, oggi alla guida dell’Università Cattolica di Cordoba – Non finge l’umiltà, ma è parte di una sua grande capacità di capire intuitivamente le persone”.