Nulla di fatto al processo Meredith. La decisione è rimandata a domani mattina alle 10.
“Quelle assoluzioni devono essere annullate”, è la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione,Luigi Riello, a poche ore dalla sentenza di ultimo grado. La pubblica accusa di Piazza Cavour, con una requisitoria di oltre un’ora, ha smontato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello definendola un “raro concentrato di violazioni di legge e un monumento alla illogicità”. “Ci sono tutti i presupposti – spiega il pg – perché non cali un sipario su un delitto sconvolgente di cui per ora resta come unico condannato Rudy Guede. Pare abbia commesso il delitto con degli ectoplasmi”. L’accusa si aggrappa innanzitutto alla condanna a 3 anni di reclusione inflitta in Appello alla stessa Amanda per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato in un primissimo tempo dall’americana di essere l’esecutore materiale dell’assassinio di Meredith. “La Corte d’Appello – lamenta la pubblica accusa della Cassazione – non si preoccupa di collegare questo fatto con tutto il resto. Invece era più logico pensare che Amanda, coinvolgendo un altro uomo di colore, cercasse un modo per sviare le indagini”. Nel mirino del pg Riello ci finisce anche il memoriale scritto dalla Knox, nel quale lei stessa dice di essersi appartata nella cucina della casa e di essersi tappata le orecchie per non sentire le urla della coinquilina mentre veniva massacrata a coltellate.
“E’ un documento utilizzabile – sottolinea il sostituto procuratore generale -, l’urlo di Amanda è un dato significativo, di grande importanza” nella ricostruzione dell’omicidio. Da utilizzare, poi, doveva essere anche la lettera che l’ivoriano Guede aveva scritto ai suoi avvocati per dire che si augurava che i giudici si rendessero conto “della mia estraneità ad un fatto da addebitare ad Amanda e Raffaele”. Un particolare raccapricciante, aggiunge Riello, è stato poi il comportamento di Amanda che in quello scenario terribile “fa una doccia fredda”. In Cassazione a seguire il processo è venuto il padre di Raffaele, Francesco Sollecito. E in silenzio ascolta attentamente tutte le fasi dell’udienza. Se la Cassazione confermerà la decisione d’appello, i due ex fidanzati avranno l’assoluzione definitiva. Diversamente, sarà necessario un altro processo – in questo caso davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Firenze – e l’assoluzione resterà sospesa. Effetti immediati, in ogni caso, non ci saranno per nessuno dei due giovani.
Ma ancora la decisione tarda ad arrivare, la Camera di Consiglio di oggi non ha ancora trovato una linea definitiva? E se è vero che la notte porta consiglio, allora speriamo che domani la Corte riesca a emettere la sentenza!