Sul sito di rivoluzione civile si legge: “Condanna Dell’Utri conferma fondatezza accuse, ventennio berlusconiano è vulnus democrazia”
“La condanna di Marcello Dell’Utri a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa conferma la fondatezza delle accuse nei confronti del suo ruolo di mediatore tra la mafia e Silvio Berlusconi. Il ventennio berlusconiano rappresenta un vulnus della democrazia che è necessario superare riaffermando i principi costituzionali, a partire dal più importante: tutti i cittadini devono essere uguali di fronte alla legge. Giustizia è stata fatta, è tempo di dire basta alle impunità”.
Catene che si spezzano a favore della legalità e catene che si stringono intorno ai polsi di Dell’Utri. Sembra proprio che si sia iniziato a rompere un legame tra politica, corruzione, associazione mafiosa e impunità. Un vincolo al quale scappa e continua a scappare uno dei maggiori imputati del nostro paese, con trucchi e tranelli procedurali che ormai sono diventati così palesi da minare la sua immagine pubblica. Qualche generazione vedrà il protagonista crollare sotto la sentenza di un qualche giudizio? Solo il tempo ce lo potrà dire… noi continuiamo a sperare!
pd valdengo
/ marzo 25, 2013L’ha ribloggato su CIRCOLO PD VALDENGO.