Da nerd a latin lover. Niente più solitarie ore di programmazione fino a notte fonda, niente più Microsoft, Windows e Office: ora Bill Gates pensa all’amore. E ai modi possibili, tutti da inventare, per farlo meglio. Magari rielaborando completamente il concetto di profilattico, attraverso un fondo che parte da 100mila dollari e può arrivare a un milione. Soldi da assegnare a chi riuscirà a progettare la “prossima generazione di preservativi”, come recita il bando della fondazione Bill & Melinda Gates dedicato all’iniziativa. Ma il tema della qualità del rapporto sessuale viaggia parallelo a quello della profilassi sanitaria. E l’idea dietro al progetto è proprio di aumentare l’attenzione sulla prevenzione dalle malattie, garantendo una presenza meno invasiva del preservativo.
Il dato essenziale alla base del progetto è che per gran parte degli uomini, il profilattico toglie parte del piacere dell’atto sessuale. E molti scelgono di rischiare dal punto di vista sanitario, non indossandolo, pur di non vivere un’esperienza in parte compromessa. Un preservativo “next generation” potrebbe essere focalizzato su questo aspetto, per garantirne l’uso, in nome della profilassi.
Il progetto si amplia, a passa dalla fase “E se riuscissimo ad inventare un preservativo che faccia dimenticare i limiti degli anticoncezionali attuali?” al rilancio: “O ancora meglio, se riuscissimo a definire un’esperienza con il condom che risulti migliore di una senza?”. Ma come “far bene all’amore” nell’era digitale? Forse proprio coinvolgendo la tecnologia personale, il cui orizzonte prossimo è tutto nei sensori. Al progetto lavora anche l’Università di Washington, realizzando prototipi di profilattici basati sulle nanotecnologie. E ci sono i “reboot” dell’idea di preservativo della Origami Condoms. Intanto, la fondazione è aperta a ogni proposta, con alcuni limiti: per ricevere i fondi, le idee non devono comprendere prodotti già in commercio, o essere esclusivamente frutto di teorie e ricerche sociali.
Quindi largo all’immaginazione e alla tecnologia!