E’ giallo sugli accordi intercorsi fra Italia e India per il ritorno dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Dopo le parole del sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, secondo il quale ci sarebbe un accordo scritto con l’India per escludere la pena di morte per i due fucilieri, arriva ora la risposta del ministro degli Esteri indiano: “Non c’é stato alcun accordo. Abbiamo solo fornito dei dati”. Secondo Khurshid, ministro degli esteri indiano, non è intercorso nessun tipo di accordo è solo stato riferito all’Italia che non è un reato, quello compiuto dai marò, che prevede, secondo la giurisprudenza indiana, la pena di morte. Tuttavia restano aperte tutte le strade compreso l’ergastolo. Quanto alle garanzie? Nessuna garanzia ribattono da New Delhi!
Intervengono quindi dalla Difesa ed è il Capo di Stato Maggiore Luigi Binelli Mantelli, il quale auspica che “si concluda quanto prima” e che i due militari italiani “siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana”. Di Latorre e Girone riconosce ancora una volta “il coraggio,la disciplina e il senso dello Stato”. E assicura le famiglie che “non saranno mai abbandonate, oggi così come dopo la conclusione di questa vicenda”.
MA POSSIAMO CONSIDERARCI UNO STATO? NON ABBIAMO RISPETTO DI NOI STESSI E LO CHIEDIAMO AGLI ALTRI? PERCHE’ NON INIZIAMO A RISPEDIRE IN INDIA GLI IMMIGRATI CLANDESTINI?
teddyboys8284
/ marzo 23, 2013e gli altri clandestini?
tuttacronaca
/ marzo 23, 2013Hanno appena eletto la Boldrini, Bersani vuole dare la cittadinanza… bisogna aspettare di tornare alle urne!