“Disgustato”. Avrebbe usato parole forti Mario Monti per espremire la sua amarezza nei confronti delle critiche piovutegli addosso dall’interno della sua stessa formazione politica. Secondo quanto riferito da diversi presenti nel corso di una riunione con i deputati, è stato il presidente del Consiglio in prima persona a dar conto della propria amarezza per quanto letto su alcuni organi di stampa. I giornalisti colorano, sarebbe stato il senso del ragionamento del premier, ma è evidente che qualcuno fornisce loro validi spunti. Monti avrebbe però ritrovato lo spunto per il suo stile lievemente ironico.
“So di essere considerato in via d’estinzione, ma non vorrei essere estinto da chi ho contribuito a portare qui”, avrebbe sottolineato, aggiungendo che “alcune dichiarazioni che ho letto sui miei supposti interessi personali sono disgustose” e di aver persino pensato di disertare l’incontro.
Il vertice, oltre che allo sfogo del Professore, è servito a mettere a punto la posizione dei centristi nel proseguio della difficile fase politica. Puntuale il messaggio sull’atteggiamento da tenere nei confronti dei democratici: “Il Pd non dia nulla per scontato, nessuno ha intenzione di schiacciarsi sul Partito democratico, ma è chiaro che in questo momento serve stabilità e governabilità”.
Monti dal canto suo continua infatti ad auspicare un governo del presidente, l’unico in grado scongiurare allo stesso tempo “qualsiasi deriva massimalista che possa essere rappresentata da un esecutivo a trazione Pd-M5S o Pd-Sel”, ma anche “un governo con un Pdl interamente impegnato ad occuparsi dei guai giudiziari del suo leader”. Il tema giustizia va affrontato, ha sottolineato il Professore, ma guardando all’interesse collettivo, non certo dei singoli, e portare così a compimento la tanto attesa riforma della giustizia.
Monti disgustato? Forse avrà capito cosa provano gli italiani strangolati dalla sua politica!