Sono morte tre persone, fra cui un 15enne, in uno scontro violento scoppiato per futili motivi calcistici nel quartiere Shubra al Cairo, nei quali è coinvolto il figlio di un leader salafita. Secondo fonti, l’omicida è figlio del capo della campagna del candidato salafita alla presidenza Hazem Salah Abu Ismail, Gamal Saber. I familiari del ragazzo sono scesi in strada con armi e molotov, uccidendo due persone. Saber ha negato, sulla sua pagina Facebook, il coinvolgimento del figlio, sostenendo invece che la bagarre è scoppiata per distogliere l’attenzione dalla distruzione di una moschea del quartiere, per mano dei copti. “Gli incidenti sono avvenuti in una zona densamente abitata da copti”, ha scritto segnalando di avere lanciato un appello per difendere la moschea “dalle mani dei copti che l’hanno completamente demolita”.
I tafferugli a Shurba sono ripresi nel pomeriggio, quando i parenti della vittima e del ragazzo accusato di averlo ucciso hanno ripreso la battaglia, con colpi di arma da fuoco. Un gruppo di abitanti del quartiere, riferiscono fonti della sicurezza, hanno tentato di assaltare un posto di polizia nel strada principale del quartiere. Ora sembrano non placarsi le proteste e la tensione è ancora molto alta.