Altri sms e altre foto che dettagliano il rapporto tra Ivano e Sabrina. Nel processo per la morte di Sarah Scazzi sono stati depositati dalla Procura della Repubblica di Taranto i testi dei messaggi che la giovane Misseri scambiò con il pizzaiolo nei primi sei mesi del 2010. Oltre 4000 sms che, secondo l’accusa, dimostrerebbero la gelosia di Sabrina verso la cuginetta, movente del delitto. In particolare ce n’è uno che fa riferimento ad attività sessuale femminile, anche se Ivano ha detto: ”Non lo ricordo. E neanche a chi mi riferivo”.
Tra Ivano Russo e Sabrina Misseri ci fu il 21 giugno 2010 un rapporto sessuale, ma non completo, in auto. “Siamo passati dallo sfotterci a parole – ha detto Ivano – all’atto pratico. Una sera ci siamo appartati, lei si è spogliata, c’è stato contatto fisico ma non rapporto sessuale”. Al pm che aveva chiesto se ci fosse stata penetrazione Ivano ha risposto: “Sì ma non rapporto completo. Io mi bloccai perché volevo che restasse solo amicizia, e lei si rivestì”. “Se vuoi del sesso – aveva detto Ivano a Sabrina – va bene, ma io non mi innamoro”. Sabrina, che definiva il ragazzo “un dio”, va in crisi e, per i pm, questo scatena la sua gelosia.
Dagli sms emerge anche un quadro disperato della situazione in casa Misseri. Genitori che si “scannano a tavola” e si disinteressano del bene delle figlie, tanto da farla pensare al suicidio. “Più i giorni passano e più mi sento peggio – scrive Sabrina – ho resistito fino adesso, però basta, sono arrivata al limite, adesso sono sola a lottare, mi sono stancata. Con mia sorella è inutile par lare, lei non sta qua e quindi non sa, non riesco a sopportare di vedere i miei morire lentamente”. Ivano è per Sabrina il punto di riferimento, l’oggetto di ossessive fantasie sentimentali. Da lui cerca continuamente attenzioni e complimenti e cerca di screditare la cuginetta più giovane, più carina. Come quando dice in un sms a Ivano: “Sarah è così magra che mi fa più male. Giuro mi sto esaurendo ad averla ventiquattro ore su ventiquattro”.