Uno dei dirigenti della banca, il responsabile della comunicazione David Rossi, si è gettato da una finestra della Rocca morendo poco dopo l’impatto al suolo. Inutili i tentativi di rianimarlo. Tutto è accaduto questa sera senza apparenti motivi. Tra l’altro Rossi non risultava nemmeno tra le persone indagate anche se è stato ascoltato dai magistrati per le note vicende riconducibili allo scandalo Monte dei Paschi di Siena. Rossi è un elemento di spicco che da anni ricopriva il prestigioso incarico a lui affidato dalla vecchia direzione. Strettissimi i rapporti, anche personali, tra il dirigente e il presidente Mussari. A lui erano state, di fatto, affidate le maggiori iniziative pubblicitarie del gruppo tra cui quelle che hanno visto protagonisti personaggi di statura mondiale come Pavariotti e, da ultimo, il regista Tornatore.
David Rossi era capo area comunicazione di Mps e vice presidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza aveva eseguito una doppia perquisizione: abitazione e ufficio al Monte dei Paschi. Stessa sorte che era toccata a Giuseppe Mussari, ex presidente di Mps in carica all’epoca dell’emissione dei titoli tossici, e all’ex direttore generale della banca Antonio Vigni.
Dopo la diffusione della notizia, era giunto, immediato, l’attestato di stima da parte del presidente del Centro Internazionale di arte e Cultura di Palazzo Te, Angelo Crespi: Esprimo a Rossi la mia solidarietà e spero che tutto possa risolversi al meglio, posto che la situazione di Mps è molto grave e sotto gli occhi di tutti. Rossi ha dato un contributo importante all’organizzazione della mostra in corso al Te sul Novecento e del convegno a cui parteciparono i musei più importanti del mondo. Spero che quanto sta succedendo a Siena non abbia ripercussioni su di noi. Rossi, oltre che essere vice presidente, ha anche la delega alla comunicazione al marketing.
Chi era?
Campagne pubblicitarie memorabili e memorande, gadget montepaschini di ogni tipo, felpe imperdibili all’insegna del “mai più senza”, financo lo sbarco di Mps sulle passerelle milanesi dell’alta moda: senza il suo apporto creativo ed immaginifico, il brand Mps avrebbe perduto ogni aura fashion, non sarebbe stato meravigliosamente trendy come in questo ultimo lustro.
Pare che dal 2006 al 2011, sotto la guida di Mussari, la Banca abbia speso qualcosa come 355 milioni di euro in pubblicità. Grazie al guru Rossi, fino al gennaio 2012 i media nazionali hanno veicolato un’immagine positiva, se non idilliaca, dell’istituto.
Temutissimo dai giornalisti italiani esperti di economia e finanza, appena qualcuno si azzardava a scrivere qualcosa di critico su Mps, telefonata o mail a mo’ di rimbrottino non mancavano mai da parte di david Rossi, ha difeso con determinazione assoluta l’operato del management montepaschino, un fedele, anzi fedelissimo di Mussari.
pd valdengo
/ marzo 6, 2013L’ha ribloggato su CIRCOLO PD VALDENGO.