Piccolo sversamento di idrocarburi stamani dal relitto della Costa Concordia all’isola del Giglio. La fuoriuscita è stata bloccata ed evitato il suo propagarsi, grazie a un cordone di 350 metri di panne stese sul mare e la messa in funzione della pompa galleggiante, che in poche ore ha recuperato mezzo metro cubo di combustibile. Alcune panne sono state stese anche davanti all’ingresso del porto dell’isola, poiché forti correnti da nord stavano spostando l’iridescenza in quella direzione. Lo comunica in una nota la Regione Toscana.
“La situazione è sotto controllo”, assicura Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio di monitoraggio. NATURALMENTE! Sargentini si trova sull’isola, dove oggi era stato convocato per il primo pomeriggio un consiglio comunale aperto per fare il punto sui lavori affidati da Costa al consorzio Titan-Micoperi.
Lo sversamento di oggi è stato causato dal distacco di una flangia, ovvero un disco in metallo di congiunzione, di una valvola del sistema «Hot tapping» installata nel corso delle operazioni di rimozione del combustibile. La valvola è stata richiusa dai sommozzatori del consorzio, che si sono immersi a più riprese dalle dieci a mezzogiorno di stamani. La perdita era stata segnalata alle 8.40. Un paio di minuti più tardi le prime squadre erano già sul posto con le barche. Tecnici ed operai stanno effettuando ulteriori accertamenti. L’Osservatorio ha comunque chiesto di verificare subito lo stato di tutte le valvole installate per il recupero del combustibile, in modo da prevenire eventuali altre criticità.