Dopo il flop mediatico di “smacchieremo il giaguaro” che poi si è riversato anche sull’esito politico di una campagna elettorale guidata da Pierluigi Bersani in modo criptico e deludente sotto molti aspetti, soprattutto quello comunicativo, ci si sarebbe aspettato un cambio di rotta dopo la presa di coscienza del panorama politico molto complesso che gli si prospettava davanti. Invece, no! L’analisi non è sull’uomo politico, nè sull’uomo Bersani… piuttosto sul comunicatore. Ieri Grillo ha attaccato il leader del Pd dicendo “Bersani morto che parla” e quale è stata la reazione del leader del pd? “Vienilo a dire in Parlamento”.
A livello comunicativo la frase di Pierluigi Bersani non ha la stessa forza di quella di Grillo… significa tutto e niente, è criptica, non incisiva e scade immediatamente nella minaccia. Grillo ha un linguaggio da showman, da chi è abituato a calcare un palco e ad avere la giusta improvvisazione in ogni situazione. Grillo arriva agli italiani con frasi fulminanti, prive di fraintendimenti, a volte volgari o inadeguate, ma che comunque generano l’effetto desiderato. Una risposta a Grillo dovrebbe avere un’intensità diversa, un porsi sul “palco” per avere la stessa forza. Porsi con un alternativa… Grillo è l’incarnazione dello showman e Bersani (o gli esponenti del Pd) dovrebbero avere toni da anchorman. Fin quando qualcuno non sale sul palco Grillo è imbattibile!