Ennesimo, orribile caso di violenza nei confronti del sesso femminile in India: tre sorelline di 6, 9 e 11 anni sono state rapite, stuprate e infine assassinate nel distretto di Bhandara, una zona rurale nello Stato occidentale del Maharashtra.
Erano scomparse dal loro villaggio giovedì scorso, e due giorni dopo i loro corpi “sono stati trovati in un pozzo, insieme alle cartelle e alle scarpe”. Lo ha riferito soltanto oggi un portavoce della polizia locale, Aarti Singh, secondo cui l’autopsia ha confermato per tutte le vittime la violenza carnale prima dell’uccisione.
Le bambine erano uscite di casa per andare in cerca della madre, e da allora nessuno ne aveva più saputo nulla. Singh ha precisato che finora non sono stati effettuati arresti formali, ma che quattro sospetti sono stati fermati per essere sottoposti a interrogatorio mentre le indagini proseguono. Gli abitanti del villaggio hanno inscenato manifestazioni di protesta una volta emersa la tragica verità.
Il Paese è ancora sotto choc per la vicenda di Jyoti Singh Pandey: la 23enne studentessa di fisioterapia che il 16 dicembre scorso a New Delhi fu aggredita da sei balordi a bordo di un autobus, violentata, picchiata e seviziata per 40 minuti, e infine gettata fuori dal veicolo insieme al fidanzato, anch’egli pesantemente malmenato. La ragazza morì in un ospedale di Singapore dopo tredici giorni di agonia. Il processo ai cinque dei suoi aguzzini, che se riconosciuti colpevoli rischiano la pena di morte, è attualmente in corso. Il sesto, essendo risultato minorenne dal test del Dna, sara’ invece giudicato separatamente.
ombraepolvere
/ febbraio 20, 2013Povere creature… le donne in India non sono trattate equamente, ed è un dato di fatto, non parlo dell’India industrializzata ma di quella rurale, appunto. Avevo letto un articolo, tempo fa, in cui si diceva che spesso le figlie femmine, se hanno la disgrazia di essere le primogenite, vengono uccise dal padre perchè vengono considerate un peso in quanto non produttive. Non so se sia vero ma nello stesso articolo citavano un episodio in particolare in cui un padre aveva sotterrato vive le sue due primogenite appena nate ( una coppia di gemelline) perchè se ne vergognava, solo il coraggio della giovanissima madre le ha salvate da morte certa… non sono per la pena di morte e non la considero giustizia, ma mi auguro che marciscano in carcere per il resto della loro vita.
tuttacronaca
/ febbraio 20, 2013Condivido il tuo pensiero! Purtroppo è anche un segno di arretratezza, non c’è abbastanza sviluppo culturale perchè si riescano a vagliare delle alternative.