Una vita dedicata al canto sin dall’adolescenza. Nata Emilie Pavlína Kittlová decise di cambiare il cognome in omaggio della sua insegnante Marie Loewe-Destinn.Ha 15 anni quando inizia a frequentare i corsi di recitazione alla scuola d’arte drammatica del Teatro Nazionale.
Viene rifiutata nel 1897 da F. A. Šubert del Teatro Nazionale , dall’opera di Dresda e dal teatro di Berlino. Appena un anno dopo ha la sua rivincita quando viene assunta dall’Opera di Corte di Berlino e ben presto diventa una cantante di livello mondiale.
Debutta nel ruolo di Santuzza nella Cavalleria Rusticana di Mascagni e la sua voce di soprano è capace di entusiasmare anche l’imperatore Guglielmo II.
Iniziano così i suoi viaggi in Europa. Si esibisce per undici stagioni al Covent Garden di Londra. Canta anche a Parigi, Vienna, Bruxelles.
Corteggiata da Richard Strauss che per lei scrisse Salomè e dal famoso cantante italiano Enrico Caruso rifiutò fino al 1923 di sposarsi. Poi incontrò Josef Halsbach, un tenente dell’aviazione di vent’anni più giovane di lei e decise di convolare a nozze. Lui, nel periodo peggiore della guerra, la lasciò.
Fu internata nel suo castello a causa del patriottismo che più volte aveva mostrato pubblicamente e qui iniziò il declino della sua carriera. Colei che aveva ispirato Puccini per la “Fanciulla del West” pian piano si ritrovò emarginata in un maestoso castello.
Alla fine della guerra si esibì sporadicamente, ormai aveva perso il suo fascino. Il Teatro Nazionale la nominò almeno suo membro onorario. Nel 1926, assieme al compositore Jindřich Jindřich partecipò ad una serie di concerti in campagna. Diede anche lezioni di canto, ma dovette smettere all’insorgere della malattia che la portò alla morte nel 1930.