Forse, ma solo forse pericolo nucleare scampato
La Pseg Nuclear, società che gestisce l’impianto nucleare di Salem, fa sapere di aver attivato manualmente lo spegnimento di un reattore della centrale sul fiume Delaware, ma ha assicurato che la chiusura “non pone problemi” e che la struttura è “attualmente stabile”.
Entergy Corp. fa sapere invece che intorno alle 22.45 ora locale (3.45 di notte in Italia) una delle unità della centrale nucleare di Indian Point, a circa 72 chilometri a nord di New York, è stata chiusa. Gli operatori dichiarano che si sia trattato solo di una misura precauzionale e che non ci sono pericoli reali per impiegati o residenti dell’area, in quanto la struttura non rischia di essere allagata dal fiume Hudson. Le acque hanno infatti raggiunto il livello di 2,97 metri e si stanno ritirando. Un’altra unità della centrale è operativa. Un’unità della centrale di Hancocks Bridge, nel New Jersey, è stata chiusa come precauzione, notizia sempre riportata da Pseg Nuclear. La centrale si trova vicino al fiume Delaware. Il più vecchio impianto nucleare statunitense, Oyster Creek del New Jersey, era già fuori servizio prima dell’arrivo di Sandy, ma a causa dei livelli elevati dell’acqua è stata dichiarata l’allerta di secondo grado su una scala di quattro livelli.
Disastro nel disastro sarebbe stato e invece le centrali nucleari sembrano sino ad ora aver retto. Alcuni sono impianti obsoleti o che destavano preoccupazione data la violenza di Sandy, ma è di pochi minuuti fa la notizia rilasciata dalla Pseg Nuclear.